Le cose importanti nascono un po’ per caso, per gioco. Così abbiamo iniziato noi, un gruppo di ragazzi che pensavano solo a suonare, a divertirsi e a fare musica.
Era l’estate del 2014 quando decidemmo di provarci: avremmo fondato un’orchestra, l’orchestra che ci avrebbe permesso di dar vita ai nostri sogni. Riuscimmo poco dopo ad ottenere il primo concerto, poi il secondo e anche il terzo. Le pretese all’epoca non erano molte, ci bastava un luogo in cui suonare ed un pubblico ad ascoltarci. Ma ciò era sufficiente per far maturare un’identità fondamentale: eravamo un’orchestra da camera, un’orchestra capace di valorizzare i suoi componenti rendendoli sempre e contemporaneamente protagonisti come individui e parte di un gruppo.
Ascolta il nuovo album dedicato a Beethoven a registrato dal vivo presso l'Istituzione Universitara dei Concerti a Roma.
D’altra parte, anche il nome Canova non è stato scelto a caso: non solo il riferimento al grande scultore italiano del perfetto classicismo, ma anche la parola stessa, che letteralmente significa “casa nuova”. Un luogo dove i musicisti possano sentirsi a proprio agio nell’esprimere la propria arte. Per noi Orchestra Canova significa uno spazio dove potersi esprimere come artisti, seguendo la vocazione che ci ha spinti a dedicare la nostra vita alla Musica. È un momento di crescita: come musicisti, ma anche come persone.
Il lavoro e le caratteristiche della nostra orchestra da camera rispecchiano anche i mutamenti che negli ultimi anni ci sono stati all’interno della società: il direttore non è il leader per eccellenza, ma più un primus inter pares che lavora grazie alla fiducia e alla stima reciproche costruite durante il nostro percorso. Insieme abbiamo affrontato non solo le sfide artistiche, ma anche le difficoltà che inevitabilmente si incontrano quando si decide di formare un nuovo gruppo.
Tante cose sono cambiate da quell’estate del 2014, ma non lo spirito che ci ha animato sin dalla prima nota: la nostra freschezza ed energia nelle interpretazioni, ma anche la grande curiosità che contraddistingue l’identità nelle scelte musicali. Ci confrontiamo con i grandi compositori del passato, primi fra tutti Mozart, Haydn, Rossini e Beethoven, ma allo stesso tempo giriamo le Biblioteche italiane in cerca di lavori del grande patrimonio artistico del nostro Paese oggi dimenticati.
La nostra strada non è stata sempre in discesa, ma lungo il nostro percorso abbiamo incontrato chi ha saputo aiutarci: artisti e persone di cultura che hanno visto in noi qualcosa di diverso. La nostra realtà è nata “dal basso”, per iniziativa degli stessi musicisti che la compongono. Prima dei nostri concerti ci ricordiamo sempre quale sia stata la spinta che inizialmente ci ha animati e ancora oggi continua a motivarci.
Spesso il nostro pubblico resta colpito dal fatto che i primi a trarre piacere e divertimento dal concerto siamo noi musicisti. Questo aspetto è per noi imprescindibile e fondamentale: trasmettere a chi ci ascolta il nostro entusiasmo nel fare Musica e la nostra inesauribile energia. Confidiamo di poterlo fare ancora a lungo!